Come cambiano gli eventi dopo la pandemia?

L’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia di Covid19 ha modificato inevitabilmente il mondo in cui viviamo, usi e costumi personali e interi settori produttivi: tra questi uno dei più colpiti è stato inevitabilmente quello della live industry, che in questi due anni ha subito prima battute d’arresto forzate, poi ripartenze contingentate e infine regole ferree da rispettare, al fine di poter continuare a garantire esperienze soddisfacenti in totale sicurezza.

Ad oggi il mondo degli eventi è investito da nuove e innovative tendenze, evoluzioni che, pur essendo introdotte per determinate esigenze e precise ragioni, potrebbero impattare in maniera strutturale sull’intera filiera dell’event industry.

Di seguito potete trovare una breve guida sui cambiamenti più tangibili che il nostro settore ha dovuto affrontare negli ultimi due anni:

Nuovi format: l’evento fisico rimane, ma nuovo spazio al digitale. È proprio così: come nella vita di tutti i giorni ci siamo dovuti abituare ad un nuovo vissuto e a nuovi tipi di interazioni (basti pensare alle videocall o alle riunioni di lavoro organizzate attraverso piattaforme online) anche il mondo degli eventi si è dovuto plasmare a questa nuova realtà, ripensando alcuni tipi di format e “traghettandoli” nel mondo digitale.  Gli smart events rappresentano una vera e propria innovazione: oltre all’esperienza dal vivo, infatti, i progressi tecnologici ci permettono di portare gli eventi anche “a distanza”, permettendoci così di ampliare il nostro pubblico di riferimento e rendere partecipi anche persone fisicamente lontane dalla location in cui si svolge un evento.

Tecnologia: non più un fine ma un mezzo. È una conseguenza del primo punto, da tenerne assolutamente conto: più il digitale comincia a essere integrato nel mondo degli eventi, più l’implementazione tecnologica diventa non più un fine, ma un mezzo, per lo sviluppo di contenuti e attività che possano coinvolgere tutta l’audience partecipante all’evento, non solo quella in presenza, ma anche quella a distanza. Si va sempre di più, a tal proposito, verso uso di strumentazioni tecnologiche efficienti, interattive e futuristiche (basti pensare alla recente introduzione di ologrammi di alcuni speaker in alcune convention e conferenze).

Contenuti: la centralità del team building. Attività già ampiamente diffusa all’estero, negli ultimi anni sta prendendo piede anche in Italia il team building aziendale, concetto che racchiude in sé diverse attività formative create con lo scopo di creare complicità e collaborazione all’interno di un gruppo di lavoro, per migliorarne l’efficienza e la coesione. Il periodo storico che stiamo attraversando ha inevitabilmente avuto un impatto anche sulle relazioni con i colleghi: se lo smartworking ci ha costretto a lavorare soli nelle nostre case interrompendo i rapporti quotidiani con chi lavorava a fianco della nostra scrivania, questo tipo di attività può anche essere un’efficace soluzione a tal proposito per molti gruppi di lavoro, al fine di ritrovare la complicità e la coesione di un tempo.

Impatto ambientale: quando l’essere green diventa la regola. L’attenzione all’ambiente e all’essere sostenibili rientra sempre di più tra i macro-obiettivi di ogni azienda e, così anche tra le caratteristiche imprescindibili per un evento memorabile e socialmente utile. Sono tanti i dettagli per cui si richiede attenzione: dalla scelta delle materie prime, all’uso di materiali compostabili, le opzioni per realizzare un evento sostenibile sono tantissime e sempre più richieste dalle aziende.

Tecnologia, attenzione per le relazioni e cura per l’impatto ambientale: sembrano essere queste, dunque, le nuove tendenze del mondo degli eventi a fronte dei due singolari anni appena trascorsi.

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