Molti sono contrari al nuovo decreto legge ma per tutte le persone che lavorano nel settore eventi è una vera e propria boccata d’aria, vediamo insieme come funziona.
Green-Pass obbligatorio dal 6 agosto 2021 anche nel settore degli eventi. Infatti meeting, congressi e convegni rientrano tra le attività aggregative indicate nel decreto legge del 23 luglio 2021.
Questo significa che tutti i partecipanti dovranno essere in possesso del famoso certificato verde. Questo aiuterà ad attestare di avere effettuato il ciclo completo di vaccinazioni o di avere ricevuto almeno una dose di vaccino (in questo caso, la validità dura fino alla data della seconda dose), di avere effettuato un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti o di essere guariti dal Covid.
Ma chi controllerà effettivamente questi certificati durante gli eventi?
Come indicato nel decreto legge n. 105 dovranno essere i titolari o i gestori dei servizi e della attività a dover verificare il possesso e l’effettiva validità del green pass di tutti gli ospiti.
Questo significa che sarà l’organizzatore a doversi occupare di verificare il certificato e non saranno più le location.
Se un’azienda infatti decide di organizzare un evento e per farlo incarica un’agenzia di organizzazione eventi, sarà questa agenzia a doversi occupare anche dei controlli del green pass.
Nel caso invece che l’azienda organizzi un evento interno, avvalendosi quindi del suo meeting planner dipendente o di altre figure interne senza ingaggiare un’agenzia, sarà l’azienda stessa a doversi preoccupare delle verifiche per quanto riguarda il green pass.
Una App sviluppata dal Ministro della Salute permetterà per controllare il green pass in maniera efficiente
Si tratta dell’app Verifica C19 e può essere scaricata gratuitamente da Google Play store o dall’App store di Apple su dispositivi mobili come tablet e smartphone.
Consentirà di verificare l’autenticità e la validità delle certificazioni verdi anche offline, cioè senza essere connessi a Internet.
Per quanto riguarda la privacy, l’app non memorizza dati, nel momento della verifica del certificato non verranno salvate le informazioni personali contenute nel pass.
Cosa succede se il certificato non è valido o se il partecipante non ne è in possesso?
Ovviamente il partecipante dovrà essere allontanato e non potrà partecipare all’evento. Il decreto legge indica anche le sanzioni previste in caso di violazione, che prevedono una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico del responsabile che del partecipante.
Il green pass come soluzione per continuare a programmare eventi
L’intero settore eventi, rappresentato da 13 associazioni del settore, fin da subito aveva espresso il consenso all’utilizzo del green pass. “Nonostante il comparto sia già sicuro dal punto di vista sanitario poiché è normato dalle Linee Guida della Conferenza Stato-Regioni e si è dotato di protocolli ancora più rigorosi, l’adozione del green pass diventa fondamentale per assicurare agli operatori la possibilità di programmazione sul lungo periodo.
Congressi ed eventi, infatti, hanno bisogno di mesi di preparazione e il green pass appare oggi come l’unica via percorribile non solo per evitare l’aumento dei contagi ma anche per scongiurare l’incubo di future chiusure” .