L’Incentive all’estero e i suoi cambiamenti

Avevamo già parlato di Incentive e di come questo genere di attività ha come obiettivo il miglioramento della produttività dei dipendenti di una azienda.
Oggi entriamo più nello specifico e parliamo dell’Incentive all’estero e i suoi cambiamenti e com’è oggi. Questi viaggi, infatti rientrano nella lista dei premi più ambiti per un dipendente.

Con le numerose offerte aeree e il conseguente abbassamento dei prezzi dei biglietti, un viaggio all’estero non è più un lusso per pochi ma anzi è diventato quasi comune. Da qui nasce l’idea di sfruttare una meta da sogno per ricompensare un dipendente meritevole. Solitamente il percorso motivazionale dura molto tempo, a volte un anno intero e durante questo periodo il dipendente, si impegna a raggiungere degli obiettivi e diventa consapevole dell’azienda e dei suoi valori.

L’origine del viaggio incentive

In passato, questo genere di premio, era un periodo “concesso” al dipendente per vivere un’esperienza all’estero. Periodi lunghi anche settimane, in cui si potevano fare esperienze completamente diverse da quelle che si farebbero in una normale vacanza. Immaginiamo ad esempio un creativo a cui viene regalato un viaggio in un Paese lontano di 1 mese con un percorso di visite ed attività emozionali e di formazione. È qualcosa che difficilmente riuscirebbe ad organizzare autonomamente, sia per la disponibilità di tempo che economica.

Il Viaggio incentive oggi

Oggi invece, anche a causa della crisi economica le aziende optano per viaggi di pochi giorni e puntano più sul divertimento e sul creare legami tra dipendenti.
Spesso si inseriscono team building e attività strettamente connesse alla meta facendo crescere la sintonia tra i colleghi.

Infatti potremmo quasi dire che oggi il viaggio incentive si concentra sullo stare insieme, sul puro divertimento, sul condividere momenti conviviali attorno ad una tavola, mentre si fa un’attività sportiva o si passeggia per una città turistica.

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