Natale è un periodo dell’anno in cui l’originalità conta.
Donare, condividere significa far capire qualcosa in più sui valori in cui si crede. Sempre, non solo a fine dicembre.
Natale è un periodo dell’anno in cui l’originalità conta. Donare, condividere significa far capire qualcosa in più sui valori in cui si crede. Sempre, non solo a fine dicembre.
Per questo i regali aziendali si sono trasformati, sono diventati qualcosa in più rispetto al classico gadget impersonale e spersonalizzato. E sono fondamentali per comunicare al cliente e ai fornitori non solo generosità, ma anche attenzione e carattere. Deve rispecchiare l’identità del brand, oltre alla provenienza se si vuole comunicare attaccamento al territorio.
Come fare i regali aziendali di Natale?
Il regalo aziendale perfetto assoluto non esiste (ognuno lo dovrebbe comporre in base alla mission, alle esigenze e al destinatario), ma ci si può avvicinare; sono importanti la personalizzazione, il gusto, il rispetto delle policy di ogni società con cui ci si interfaccia. E i tempi.
Non si può consegnare molto prima, ma nemmeno in ritardo. Sicuramente nei giorni precedenti la chiusura per le festività natalizie che molte aziende rispettano in maniera ferrea. Quindi attenzione ai tempi. E ai modi: meglio recapitarlo a mano. Inoltre alcune società hanno regole ben precise riguardo ai regali: a volte c’è un tetto massimo per dirigenti e dipendenti. Capita anche che non ne possano ricevere. Non si può commettere questo errore: bisogna informarsi.
Il pensiero natalizio deve essere personalizzato e studiato per l’occasione: noi di Van Clair per quest’anno abbiamo scelto i prodotti del territorio in cui viviamo, cioè la provincia di Alessandria. Il cioccolato è il protagonista: nel cesto regalo per fornitori e clienti, inserito in una borsa con il logo, si troveranno una crema spalmabile alla nocciola creata da Giraudi, dei gianduiotti, le scorze di arancia candita ricoperte di cioccolato. Opzionale l’aggiunta di un foulard o di una bottiglia di champagne, a seconda del destinatario del regalo.
I biglietti sono scritti a mano e anche questo è un gesto che viene apprezzato. Comunica attenzione. Ogni persona che riceverà il suo dono per noi è importante, è unica. Ci ha aiutati, con lei abbiamo condiviso qualcosa. Ci siamo ascoltati a vicenda. Il regalo è un “ti ho pensato”, è un “grazie”. A volte è un “a presto”.
Non bisogna esagerare nei gusti, né con la specificità, soprattutto se non si conoscono molto bene gli stili di vita dei collaboratori e dei clienti. In generale, quindi, meglio scegliere ciò che può piacere a tutti: per questo i dolci e le bottiglie di vino sono sempre una scelta corretta, azzeccata. Ed elegante, adatta anche al periodo delle feste durante il quale si sta di più a tavola. Magari quella bottiglia, quel pandoro verranno aperti e gustati con la famiglia, con gli amici più cari. Ed è piacevole che in quel momento magari si pensi anche a noi.
Non è importante il valore di ciò che si consegna, ma il pensiero. Meglio regalare qualcosa di simbolico a più persone di un team con cui si lavora rispetto a consegnare un unico regalo più importante al responsabile. È questione di eleganza. E di marketing.